Quando siamo vissuti da quei moti del cuore che non amiamo, invece di sperare che svaniscano al più presto, cerchiamo di amarli così come sono. Perché è donandosi alla vita e ci si riceve la vita. Osserviamo quanto spesso non ci diamo alla vita perché non le perdoniamo il fatto di non essere così come la vorremmo. Eppure nel momento stesso in cui perdoniamo la vita perché non è come noi desidereremmo; accogliamo la nostra stessa vulnerabilità e delicatezza. Perché, morendo, si resuscita alla vita, morendo alle forze dell’ego, dell’attaccamento, dell’avversione, in tutte le loro molteplici manifestazioni, si rinasce alla consapevolezza, all’eterno presente, alle cose così come sono.
Grazie alla pratica dello Yoga cresce in noi la fiducia di avere la possibilità di riconoscere, osservare e lasciare le abitudini malsane, i bisogni indotti dall’esterno, gli atteggiamenti mentali disturbanti. Grazie alla coltivazione della consapevolezza, che ci mette in grado di entrare in contatto con noi stessi, possiamo essere capaci di dare al cuore ciò che conta. Quando non riconosciamo l’importanza di questo contatto con se stessi tendiamo a perdere il nostro centro e a cercare fuori di noi, in maniera indiscriminata, conferme del nostro valore. Attribuiamo, quindi, agli altri e alle situazioni esterne il potere di farci sentire vivi, ma questo ci rende stanchi e vulnerabili.
È opportuno comprendere che la pace è da cercare dentro di noi, anche se l’abitudine ci induce a cercarla all’esterno.

Conduce Roberta Romualdi – Naturopata e Insegnante di Yoga,
Meditazione e Mindfulness – www.naturopatiaolistica.org

Per informazioni contattare Roberta al 377 5482168
Per iscrizioni contattare Alessandra al 338 8112350