Naturopatia olistica. Educare alla salute
La Naturopatia è un sistema terapeutico che raccoglie un insieme di principi salutistici di diversa provenienza, ma basati sulla visione ippocratica di una forza vitale che tende a favorire lo stato di equilibrio dell’individuo “la vis medicatrix naturae”, cioè la capacità innata di autoguarigione e promozione della salute psico-fisico ed emotiva.
Nel 2010, l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), in collaborazione con il Governo della Regione Lombardia, ha così definito la Naturopatia:
“In generale, la Naturopatia privilegia la prevenzione, il trattamento e la promozione della salute ottimale attraverso l’uso di metodi terapeutici e modalità che incoraggiano il processo di auto-guarigione “la vis medicatrix naturae”. L’approccio filosofico della Naturopatia comprende la prevenzione delle malattie, l’incoraggiamento della capacità intrinseca di guarigione del corpo, il trattamento naturale di tutta la persona, la personale responsabilità per la propria salute e l’educazione dei pazienti per promuovere la salute attraverso un adeguato stile di vita. La Naturopatia miscela la millenaria conoscenza delle terapie naturali con gli attuali progressi nella comprensione della salute e dell’essere umano stesso.
Pertanto, la Naturopatia può essere nel complesso descritta come la pratica generale delle terapie della salute naturale.” [1]
L’OMS ha inoltre enunciato i principi sui quali è stato basato questo approccio terapeutico.
“I principi che ispirano la Naturopatia sono i seguenti:
– primo, non nuocere
– agire in collaborazione con il potere curativo della natura, cioè incoraggiare i naturali processi di guarigione dell’individuo
– ricercare, individuare e trattare la causa fondamentale della manifestazione sintomatica
– prendersi cura della persona attraverso un approccio individuale
– educare ai principi di un sano stile di vita e di prevenzione” [2]
Pertanto, la Naturopatia non può essere considerata solo un sistema terapeutico, ma uno strumento di promozione dello stato di salute, del ben-essere che essendo uno stato dell’Essere deve prendere in considerazione l’individuo nella sua totalità e nella sua unicità, in relazione anche allo stile di vita, al territorio in cui vive, al contesto familiare, all’ambiente di lavoro, alla condizione socio-politico-economica. È proprio per questo che la Naturopatia può essere definita Olistica perché osserva il quadro di insieme e non solo un frammento di esso.
La Naturopatia Olistica propone un cambio di paradigma dove al centro non c’è più la cura della malattia, ma la promozione dello stato di salute e di conseguenza la vera prevenzione della malattia.
“Salute” e “Malattia” richiamano alla mente una varietà di definizioni dal punto di vista biologico, psicologico, sociale e spirituale. La concezione di malattia e di salute è da sempre il riflesso della dimensione culturale, sociale e politica della società, influenzandone il significato di diagnosi, di terapia e di attività dei terapeuti.
I tempi sono maturi per consolidare il nuovo paradigma è focalizzare l’attenzione e l’energia sulla salute e la sua promozione, sul ben-essere come stato naturale dell’uomo e non sulla malattia e la cura del sintomo.
Il ruolo del naturopata è quello di educare la persona a nutrire la propria salute, sia che stia manifestando o non manifestando un sintomo. Nel caso ci sia in essere una manifestazione sintomatica, è importante ascoltare cosa il sintomo vuole comunicarci, così da risalire alla causa della disarmonia che produciamo dentro e fuori di noi.
Come opera il naturopata?
Il primo step è l’analisi olistica. Al colloquio conoscitivo si affianca un’analisi energetico-funzionale (riflessologia podalica, iridologia, Touch for Health, test dei fiori di Bach) che permette di osservare il terreno individuale, l’energia vitale a disposizione, le predisposizioni e quegli atteggiamenti e comportamenti disturbanti che portano il soggetto in un stato di non equilibrio, che può essere espresso anche attraverso una manifestazione sintomatica.
Il secondo step è il progetto rieducativo: un insieme di suggerimenti, pratiche e trattamenti consigliati dal naturopata per sostenere la persona nel processo di guarigione olistica, per raggiungere la quale l’individuo deve avere fiducia sulle proprie capacità e quelle del suo organismo di mantenere l’equilibrio a tutti i livelli. La persona deve assumersi la responsabilità della sua salute senza delegarla ad un farmaco, ad una terapia, ad un terapista. Deve essere fautore della propria guarigione.
Il naturopata vede il cammino da compiere, l’individuo è responsabile del dare vita al percorso naturopatico che lo condurrà verso la salute.
Educare alla salute significa, infatti, educare l’individuo ad essere responsabile della propria salute e ad impegnarsi per migliorarla e tutelarla.
Per raggiungere il benessere fisico, mentale e sociale, la persona deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare l’ambiente circostante o di saper attuare strategie adattive.
La soggettività incide in modo determinante sulla salute: il modo di percepire la realtà da parte del soggetto influisce sul suo stato di salute.
Un altro elemento essenziale è quello di concepire la salute non come uno “stato”, ma come una condizione dinamica di equilibrio, fondata sulla capacità del soggetto di rispondere in modo positivo e adattivo ai diversi stimoli interni ed esterni che possono minare il suo benessere.
La salute si costruisce giorno dopo giorno con scelte consapevoli che mettono al primo posto il benessere personale e collettivo.
[1] Benchmarks for training in Naturopathy © World Health Organization 2010
[2] ibidem
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