Mi sono avvicinata allo yoga con l’intento di poter praticare un’attività fisica moderata, non aggressiva. Senza dubbio lo è, ma in realtà mi si è aperto un mondo di cui ignoravo l’esistenza.
Con la guida di Roberta, è iniziato un percorso naturale, per nulla faticoso, verso la percezione del sé, la conoscenza di se stessi, l’accettazione dei propri limiti.
La comprensione del proprio corpo passa attraverso la conoscenza di noi stessi. Roberta ha saputo portarmi per mano in questo universo calmo, dove si riesce quasi a toccare la propria anima. Non è semplice per chi vive perennemente travolto dalla frenesia soffocante del quotidiano, sempre protesi verso l’esterno, non ci accorgiamo neppure che respiriamo male, che il nostro corpo è sempre contratto. Viviamo in apnea.
Lo yoga mi ha permesso di interrompere questo flusso di corrente negativa. Mi ha permesso di rallentare, di passare dal “fare” all’”essere”. All’inizio ci riuscivo solo durante le pratiche (le lezioni), poi è diventato più facile, nel corso della giornata, aggiustare la respirazione e riportare l’attenzione al sé.
Ringrazio Roberta, perché la sua guida è stata essenziale. C’è una parola che dice spesso durante la pratica: “lentamente”. Ecco… io ho imparato che la qualità della mia vita, il piacere di essere e anche di fare, la gioia per ogni piccola cosa dipendono dal tempo liquido che riesco a concedermi. Lentezza non significa inerzia, al contrario, per me significa efficienza.