Cara Roberta,
La vita frenetica a cui ci costringe il ritmo lavorativo, e a volte anche quello familiare, ci porta a uno stato di apnea sia polmonare che mentale, senza che ne prendiamo davvero coscienza.
Ce ne accorgiamo quando siamo ormai “cianotici”, nel senso che ci manca ossigeno, al corpo e alla mente.
L’esperienza con la pratica di rilassamento è davvero di grande aiuto. È una pausa che permette di respirare.
Sono proprio gli “esercizi” di respirazione che ci danno gli strumenti per riprendere possesso della nostra mente e del nostro corpo.
È un “ritorno” alla consapevolezza di noi stessi.
Il corpo non è più percepito come involucro rigido e limitante. Le sue pareti diventano sottili, la respirazione diventa espansione. Al di fuori. Al di sopra.
E dopo si prova una grande leggerezza, anche quando si torna indietro.
Il prossimo passo per me è imparare a respirare bene anche nella quotidianità. Imparare a evitare le apnee che avvelenano l’ equilibrio.
Grazie di tutto, Roby. Grazie davvero.