I due piedi dicono sempre la verità e come uno specchio riflettono l’individuo nella sua unicità.
Sono all’origine della nostra evoluzione di esseri umani, della nostra struttura di uomini eretti.
Pertanto, al di là della sua funzione, ogni singola parte del piede assume anche una forte valenza psicologica e simbolica. La forza e la stabilità del sostegno portano equilibrio nel corpo e permettono una maggior efficienza fisica favorendo il risveglio delle energie sopite.
I piedi e la terra rappresentano la base da cui partire per un percorso evolutivo che, passando da tadasana (la posizione della montagna), porta a progredire in tutte le direzioni, percorrendo la via per espandersi verso l’alto e collegare terra e cielo.
In questo workshop teorico-esperienziale Silvia (Pedagogista,
Educatrice prenatale e neonatale,
Insegnante di Yoga) e Roberta (Naturopata e Insegnane di Yoga e Meditazione) proporranno:
– Una pratica Yoga sul radicamento come punto di partenza dell’equilibrio e della stabilità, per ricercare lo stato integrato dell’essere (samadhi).
Attraverso questa disciplina esperienziale, partendo proprio dalla concretezza della nostra base di appoggio a terra, impariamo a confrontarci con il primo aspetto, quello del corpo. Stare sulle nostre gambe, più che nella testa, ci permette di radicarci e ricentrarci, perché se non abbiamo delle buone radici non potremo elevarci e ad ogni soffio di vento possiamo spezzarci e cadere.
– Una breve introduzione sulla Riflessologia Podalica Olistica.
– Un automassaggio per promuovere la propria salute.

Per la partecipazione al seminario è richiesto un contributo di 35 euro. Per ulteriori dettagli e informazioni e per iscrivervi (possibilmente non oltre venerdì 9 novembre) contattate Silvia:
artificio@alice.it
Cel. 348.2216047.